Disciplina della imposizione del trust
È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 231 del 2 ottobre 2024 il Decreto legislativo 18 settembre 2024 n. 139 con disposizioni per la razionalizzazione dell’imposta di registro, dell’imposta sulle successioni e donazioni, dell’imposta di bollo e degli altri tributi indiretti diversi dall’IVA.
Tra le principali modifiche si segnalano la rideterminazione delle modalità dell’imposta, delle aliquote e delle franchigie.
In recepimento della giurisprudenza di legittimità, viene infatti prevista l’esclusione del donatum dalla perimetrazione del relictum, sia ai fini delle aliquote sia ai fini delle franchigie dell’imposta sulle successioni, l’estensione dell’imposta sulle successioni e sulle donazioni ai trasferimenti derivanti da trust con l’introduzione di un’apposita e specifica disciplina.
In particolare la lett. c) del primo comma dell’art. 1 del decreto in commento prevede l’inserimento dopo il comma 2 dell’art. 1 d. Lgs. n. 346 del seguente art. 2-bis in forza del quale “per i trust e gli altri vincoli di destinazione, l’imposta è dovuta in relazione a tutti i beni e diritti trasferiti ai beneficiari, qualora il disponente sia residente nello Stato al momento della separazione patrimoniale. In caso di disponente non residente, l’imposta è dovuta limitatamente ai beni e diritti esistenti nel territorio dello Stato trasferiti al beneficiario”.
L’introduzione di detta disciplina ai fini dell’imposizione dei trasferimenti di beni e diritti in trust rientra nell’obiettivo di razionalizzare e sistematizzare il sistema superando le incertezze interpretative legate al vuoto normativo sulla rilevanza dell’istituto ai fini dell’applicazione dell’imposizione sui trasferimenti gratuiti.